lunedì 29 gennaio 2018

Le Città nel Medioevo

Veduta della Città di Oria
Le Città del medioevo erano cinte da mura di pietra altissime che non avevano solo lo scopo difensivo ma anche quello di ostentare il potere cittadino e comunale. Mercanti e cavalieri erano obbligati ad accedere alla Città attraverso una porta che veniva aperta e chiusa al tramonto. Al calar del sole infatti le campane cittadine suonavano il coprifuoco e tutti gli abitanti dovevano rincasare per via di criminali che giravano per le strade. Poiché le strade delle città erano abbastanza strette e racchiuse da mura fortificate, le case erano addossate una accanto all'altra. Per sfruttare lo spazio, i piani superiori venivano costruiti in aggetto. Molte volte le case su due lati della via arrivavano quasi a toccarsi, rendendo le strade buie e strette. Gli abitanti delle Città e dei villaggi attendevano le festività religiose, come Natale e Pasqua. 
Si lasciava il lavoro per partecipare alle festività, ai banchetti e alle funzioni religiose. Nei giorni dedicati ai Santi si tenevano grandi fiere, occasioni di incontro e di svago, all'estate da musici e cantastorie. Non era raro incontrare, in questi momenti, mendicanti e prostitute in giro per le Città oppure giovani amanti che si incontravano nella cattedrale per un momento di folle passione. Il calendimaggio era la festa più famosa, insieme alla festa della mietitura a Ferragosto.

                                                                                     
                                                                                       Alberto Errico

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